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“Roma mai vista così bella”. L’espressione che circola sui social e rimbalza nelle interviste televisive estemporanee, distrae  da quello che è e resta il vero tema. Roma non è vuota perché possa essere bella, non è anestetizzata dalla assenza nelle strade dei suoi abitanti affinché le sue bellezze monumentali si riposino. Roma è vuota e senza anima perché costretta, ferita dolorosamente dalla potenza di un nemico che minaccia la città e i suoi abitanti e che parla un linguaggio ancora sconosciuto. Roma non ama la dimensione museale a cui è in questi giorni costretta. Non è più bella senza i cittadini che la vivono, la colorano e la rallegrano. Ha bisogno dei suoi abitanti, della normalità di una vita a cui in questi giorni è obbligata a rinunciare. Trinità dei Monti senza una coppia di innamorati che si tiene per mano e si regala un bacio, perde il suo fascino. Piazza Navona senza i turisti in estasi davanti alla Fontana del Bernini, non sembra Piazza Navona. I Parchi e le Ville senza i bambini che si rincorrono e giocano non hanno vita da raccontare. I piccoli negozi, le botteghe artigiane del centro storico, le grandi catene commerciali con le serrande abbassate, i musei chiusi, le chiese dove non si celebrano messe e nemmeno i morti si possono salutare, Piazza San Pietro deserta e la Basilica di San Pietro chiusa, sono graffi profondi che non consentono di guardare Roma con le lenti della bellezza. La città non restituisce lo scenario sospeso e incantato di una nevicata insolita, ma un vuoto che fa rumore. Roma che il 21 aprile festeggerà il suo 2773° compleanno, non è felice di essere bella e sola, pulita e desolata, non apprezza la tranquillità delle strade deserte e il silenzio delle piazze vuote. Oggi Alberto Sordi non potrebbe riproporre la scena iconica del Pizzardone che sulla pedana di Piazza Venezia dirige il traffico come un direttore d’orchestra. Roma vuole essere vissuta da tutti, da chi la abita e da chi la visita. Roma vive dei suoi cittadini, tutti, anche di quelli che lo sono solo per un giorno.

Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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