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Roma capitale anche del cinema

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Roma capitale del cinema non è più solo un progetto sostenuto da buoni propositi ma è finalmente una realtà. Le istituzioni culturali e politiche promuovono con entusiasmo il rilancio della città che sarà sempre più protagonista del cinema italiano e internazionale. Via Veneto, la strada della Dolce Vita che attraverso il cinema ha raccontato l’Italia nel mondo, Il Parco degli Acquedotti, reso cinematograficamente indimenticabile da Fellini e Pasolini, l’EUR e Cinecittà, il centro di produzione che è nella storia del cinema mondiale per i film da Oscar girati negli Studios, sono i luoghi che entrano da protagonisti nella Festa del Cinema di Roma. La 17esima edizione, completamente rinnovata nelle intenzioni e nelle sezioni da una nuova dirigenza che con obiettivi chiari intende valorizzare le relazioni culturali del cinema con Roma, si declinerà ben oltre i 10 giorni di tradizionale programmazione autunnale all’Auditorium Parco della Musica. La Festa si estenderà a tutti i giorni dell’anno, in tutti i luoghi della città e avrà un luogo, Casa del Cinema, dedicato a una programmazione stabile.

Fondazione Osservatorio Roma e America Oggi incontrano il presidente di Fondazione Cinema per Roma Gian Luca Farinelli, la direttrice artistica della Festa del Cinema Paola Malanga, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri e l’assessore alla Cultura Miguel Gotor, voci autorevoli e appassionate che con entusiasmo e sinergia, lavorano per assicurare a Roma un posto in prima fila nel cinema mondiale.

Gian Luca Farinelli

Presidente, quando afferma che il cinema deve ripartire da ciò che solo Roma ha, a cosa pensa?

Roma è la città del cinema, è una delle città del cinema del mondo, come New York, Parigi e come pochissime altre. Essere la città del cinema vuol dire non solo essere un luogo di produzione, ma avere dei luoghi sacri al cinema. Via Veneto è sicuramente uno di questi, è  la via del cinema e con lo sguardo di Federico Fellini è diventata un luogo che tutti i cittadini del mondo conoscono, anche quelli che non l’hanno mai percorsa. Vogliamo ricominciare proprio da lì, domenica 24 luglio, proiettando su un grande schermo collocato davanti le Mura Aureliane, lungo il tratto che conduce a Porta Pinciana, la versione restaurata di Vacanze Romane, il film di William Wyler che celebra il matrimonio tra Hollywood e Roma. E’ un film enorme, sempre giovane nonostante stia per compiere 70 anni, un film meraviglioso per chi lo ha già visto 100 volte e altrettanto meraviglioso per chi non l’ha ancora visto e lo scoprirà in questa occasione.

Il Parco degli Acquedotti è un altro luogo che è nella storia del cinema?

E’ un luogo sacro alla storia del cinema che ci ha fatto conoscere Fellini con l’inizio della Dolce Vita, è il Cristo che vola dall’elicottero sopra gli Acquedotti, una immagine epocale che ha cambiato la storia del cinema mondiale.  Noi andremo anche lì, per un paio di settimane a luglio, ad animare un’arena di 600 posti e a mostrare le relazioni tra questa città e il cinema. Il Parco degli Acquedotti è a pochi passi da Cinecittà, un luogo che testimonia relazioni davvero infinite e che è sacro in assoluto, perché è passato, presente e futuro.

Anche l’EUR è luogo di cinema?

Certamente, Fellini, il film Boccaccio 70 e molto del cinema italiano passa per l’EUR.  La Fondazione Cinema per Roma collaborerà con Alice nella città e realizzerà una rassegna di film che sarà presentata al pubblico nell’ambito del Floating Theatre Summer Fest, ideato e  organizzato da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, un’arena galleggiante vicina al Laghetto dell’Eur.

La Festa del Cinema che festa sarà?

È una festa che si muove nella città. Si svolgerà dal 13 al 23 ottobre all’Auditorium Parco della Musica, sarà diffusa in tutta la città ma dal 1 gennaio sarà Festa del Cinema tutto l’anno perché la programmazione della Festa sarà affidata alla Casa del Cinema e quindi tutti i giorni potremo programmare una sala e raccontare la festa che è stata ma anche quella che sarà.

Quante anime ha il cinema italiano in questo momento?

Ha tante anime, alcune stanno vivendo un momento molto favorevole per la creazione, perché non si è mai prodotto tanto come adesso e i confini tra il cinema e le arti non sono mai stati così labili come in questo momento. C’è però un’anima che sta soffrendo ed è il pubblico che è stato allontanato dalle sale dai due anni di pandemia. Stiamo tutti cercando un modo per far ritrovare a quel pubblico, il piacere di vedere insieme un film. La sfida è riuscire a riportare gli spettatori in sala e la Festa che si svolgerà dal 13 al 23 ottobre, sarà una vera festa del cinema in sala. Il cinema ha certamente un futuro e sarà un grande futuro.

Cosa si aspetta?

Spero che gli spettatori godano del tappeto rosso, della voglia di uscire di casa per stare insieme agli altri, della sorpresa di scoprire film inattesi durante i 10 giorni di proiezioni. Mi auguro che la Festa contribuisca a quel miracolo che tutti ci attendiamo, ritrovare tutti insieme il piacere del cinema in sala. La Festa del Cinema di Roma porterà la gloria della sala.

Paola Malanga

“Roma città incredibile, dove il cinema è di casa”. La sua riflessione cosa sottolinea?

Il cinema è di casa a Roma da un secolo, a Roma è stato girato il primo film americano realizzato in Italia, Vacanze Romane. Il cinema continua a essere una presenza fortissima in questa città. Roma è cinema.

Un cinema memore del passato ma che guarda al futuro?

Si, questa è l’idea alla base della sezione competitiva che torna all’interno della Festa. E’ la memoria, è il futuro, giocate al tempo presente, cercando di trovare continuamente un equilibrio che facilmente perdiamo. Questa è la direzione nella quale stiamo lavorando.

Sarà una Festa e un Festival?

Sarà una Festa come è sempre stata, in continuità con quello che di molto bello è stato fatto, ma abbiamo voluto aggiungere anche il gusto e il sapore del Festival attraverso un concorso.

Progressive Cinema che idea è?

E’ un concetto che abbiamo preso in prestito dalla musica, dal progressive jazz e rock, perché il progressive dalla forma classica, nota e conosciuta, viene lavorato, rivitalizzato dall’interno, viene destrutturato, scomposto e dà origine a forme nuove. Ci auguriamo che come è successo nella musica, continui ad accadere anche nel cinema. E’il passato, il futuro e noi che siamo in mezzo.

E le visioni per il mondo di domani quali sono?

Visioni per il mondo di domani è il sottotitolo. Quali saranno le visioni, lo scopriremo presto.

Nicola Zingaretti

Presidente, la Festa del Cinema di Roma coincide con il desiderio di tornare a vivere in comunità?

Si riprende a vivere grazie alla cultura e la Festa del Cinema rappresenta un’occasione importante con la sua offerta culturale di alto livello. E’ molto importante che in una stagione di rinascita, le persone si incontrino e ricomincino a stare insieme, in belle occasioni.

Roma e tutto il Lazio sono ambite per set di produzioni cinematografiche italiane e internazionali?

Il Lazio è la prima regione europea per il sostegno all’industria dell’audiovisivo, in termini di investimenti e di iniziative, dalle scuole di formazione, ai bandi sul cinema, agli aiuti alle sale perché non chiudano. Abbiamo attivato politiche che ne fanno scenario per le riprese e una grande qualità per produzione e post produzione, perché ci sono tante opportunità in tutto il territorio regionale, oltre naturalmente alla grande storia di Roma che parla da sola.

Il cinema è anche una occasione di valorizzazione per il turismo culturale?

A Roma si viene tanto e il cinema, con la sua Festa del cinema, è una bellissima occasione per tornarci.

Roberto Gualtieri

Roma capitale di cultura e capitale del cinema italiano e internazionale?

Si, Roma è il cinema, Roma ha un ruolo fondamentale nel cinema e lo vogliamo valorizzare. Abbiamo presentato un programma bellissimo per la Festa del Cinema che per tutto l’anno e in tanti luoghi, animerà sempre di più la scena culturale della città. La Festa del Cinema è rinnovata e diventa anche Festival, con un concorso e con tanti appuntamenti di qualità.

Si riparte da Via Veneto sperando in un ritorno della Dolce Vita?

L’appuntamento del 24 luglio in Via Veneto per la proiezione del film Vacanze Romane, sarà un appuntamento splendido e la via si trasformerà in una sala cinematografica a cielo aperto. Proietteremo in lingua originale, un film straordinario in un luogo unico, un film che ha proiettato Roma nell’immaginario mondiale. Sarà un evento bellissimo che simboleggerà questo momento di rilancio.  

Miguel Gotor

Il fronte cinematografico è oggi culturalmente molto avanzato rispetto ad altri. Quali sono le ragioni?

E’ il più avanzato perché l’industria cinematografica ha avuto la possibilità di trasformare la drammatica crisi della pandemia che ha colpito tutti i settori culturali, in una opportunità produttiva nuova, ha cambiato le modalità di fruizione del cinema che sono state individualizzate attraverso le serie televisive e gli smartphone.

La sfida oggi qual è?

E’ una grande sfida investire nel cinema, per la Pubblica Amministrazione e per l’imprenditoria privata, perché significa ripensare le sale cinematografiche, che dovranno essere più piccole come dimensioni e dovranno essere sempre più centri di comunità, con un rapporto forte con il territorio, il quartiere e i cittadini che li abitano. E’ una sfida importante e noi siamo convinti che il cinema, la settima arte, deve restare un’arte comunitaria, sociale, condivisa, non soltanto con una fruizione di tipo individuale come accade per il cinema visto sulle piattaforme.

La Festa del Cinema che ruolo avrà in questa auspicata  condivisione di fruizione?

La Festa del Cinema è una festa che proverà a raccontare anche questa sfida.

Il cinema a Roma come si colloca tra internazionalità e dialogo con il territorio?

Il nostro progetto è far sì che la Festa del Cinema, all’interno di una naturale dimensione internazionale, abbia un rapporto stretto con il territorio e la città, quartiere per quartiere. Abbiamo affidato la nostra visione a due professionisti di grande valore, il presidente Gian Luca Farinelli, inventore e creatore della Cineteca di Bologna che ha trasformato in una importante realtà nazionale e internazionale e alla Direttrice Artistica della Festa del Cinema Paola Malanga, che viene da una esperienza molto importante nel settore produttivo della RAI, fondamentale centro di produzione culturale nazionale. Noi ci affidiamo a loro, riconoscendo alle loro professionalità piena autonomia e come Assessorato alla Cultura faremo di tutto per metterli nelle condizioni di lavorare al meglio e di realizzare, nel tempo più rapido possibile, i loro progetti e le loro idee, nell’interesse di Roma e dei romani.

Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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