Un annullo filatelico, una mostra e un libro celebrano Gina Lollobrigida, la bersagliera del cinema italiano. L’attrice conosciuta in tutto il mondo come la Lollo, nella vita, oltre al cinema, ha incontrato altre arti, fotografia, scultura, pittura e le ha attraversate tutte, con curiosità ed entusiasmo. Raccontare Gina Lollobrigida significa allargare lo sguardo, parlare di cinema di cui è stata diva e antidiva, ma anche di bellezza di cui è stata simbolo, di moda perché ne è stata icona, di storia sociale italiana che ha vissuto da protagonista. Gli innumerevoli ruoli interpretati in oltre 60 film nella sua carriera hanno accompagnato la rinascita dell’Italia negli anni del boom, le sue scelte di vita da self made woman quando il femminismo era ancora lontano sono state esempio di indipendenza per molte donne, il suo amore per l’arte ha indicato percorsi nuovi di creatività ed espressione. Ma cosa è stata e cosa ha rappresentato questa donna bella e fiera di Subiaco, il paese alle porte di Roma dove è nata e ora è sepolta omaggiata con una tomba monumentale e l’intitolazione di una piazza, una provinciale genuina e intelligente che da sola ha conquistato Roma, l’Italia, il mondo, bersagliera al cinema e nella vita? Non poteva che intitolarsi “I mondi di Gina” la bella mostra fotografica che celebra i tanti talenti dell’artista Lollobrigida, come amava essere definita. La ricostruzione fotografica delle sue eclettiche esperienze artistiche sarebbe piaciuta alla diva, fotografata dai paparazzi di tutto il mondo e alla donna, lei stessa fotografa di talento. La Lollo avrebbe apprezzato l’omaggio alla sua carriera di artista a tutto tondo, una mostra promossa dal Ministero della Cultura e da Cinecittà, allestita a Palazzo Poli sulla Fontana di Trevi, simbolo, come lei, della Dolce Vita di Roma, e dove fino al prossimo 8 ottobre, 120 fotografie, sia dedicate a Gina che scattate da Gina, provenienti dall’Archivio Luce-Cinecittà, dal Museo Fotografia Contemporanea e da altri Archivi, insieme a molti filmati del Centro Sperimentale di Cinematografia, ad abiti, costumi di scena, preziosi gioielli Bulgari di cui è stata ambasciatrice nel mondo, copertine di giornali, locandine di film, raccontano una donna, un mito, un’epoca, un Paese, un modo di narrare irripetibile, attraverso il cinema e l’arte in generale.
Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero incontra le curatrici della mostra, la senatrice Lucia Borgonzoni, sottosegretario al Ministero delle Cultura e Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà, Stefano Dominella, presidente della Maison Gattinoni Couture, Giovanni Machetti direttore Filatelia di Poste Italiane e Daniele Luxardo dell’Archivio Luxardo, tutti coinvolti nell’omaggio alla Lollo nazionale.
Lucia Borgonzoni
Quanto è importante che il Ministero della Cultura patrocini una mostra dedicata a Gina Lollobrigida di cui lei ha la curatela?
È importante per riconoscere il giusto valore a una grandissima interprete conosciuta in tutto il mondo, che rappresenta non solo il cinema ma tanti mondi artistici attraverso i quali si è saputa regalare nuove vite.
Cosa si aspetta da questa mostra?
Spero che possa aiutare a far conoscere il profilo completo dell’artista, non solo l’attrice che ha conquistato Hollywood ma la fotografa, la scultrice, la viaggiatrice, la filantropa capace di vendere tutti i suoi gioielli all’asta per donare il ricavato alla ricerca.
Chi è stata Gina Lollobrigida?
È stata una grandissima donna, una femminista prima del femminismo che ha rappresentato un grande esempio di libertà, indipendenza ed emancipazione per le donne del suo tempo.
La Mostra del Cinema di Venezia la omaggerà?
Certamente, sarà istituito un premio a lei intitolato che legherà per sempre il nome di Gina Lollobrigida alla Mostra del Cinema di Venezia.
Chiara Sbarigia
Perché Gina Lollobrigida è entrata nell’immaginario e nel vocabolario italiano?
Nell’immaginario per il suo modo di rappresentare la bellezza mediterranea, nel vocabolario perché le lollò è il modo in cui i Francesi definiscono ancora oggi un bel decolletè femminile, proprio in omaggio alla Lollo che per questo è entrata nel vocabolario francese.
Cosa ha portato ad allestire una mostra fotografica dedicata a una artista scomparsa da poco?
La fase della ricerca è partita il giorno dopo la sua scomparsa perché abbiamo avvertito la necessità di restituirle la dignità e la grandezza che negli ultimi anni è stata messa un po’ in secondo piano quando si parlava della sua vita privata. Con l’Archivio Luce abbiamo selezionato 120 scatti tra migliaia di fotografie che provengono da fonti diverse, costruendo un racconto per immagini realizzato con un lavoro capillare di montaggio e regia di scatti apparentemente simili tra loro ma che esprimono un significato diverso.
Come è stata costruita la linea narrativa?
Abbiamo pensato a raccontare una donna e i suoi tanti mondi, partendo dal cinema naturalmente e dalle foto che la ritraggono con grandi personaggi italiani e internazionali, ricostruendo tutte le sfaccettature di Gina Lollobrigida, i film e i back stage che raccontano la sua carriera e attraverso questa il cinema italiano e internazionale, il suo desiderio di essere un’artista a tutto tondo, il suo aspetto filantropico e il suo sguardo generoso, il suo essere espressione del Made in Italy nel mondo, dalla moda, ai gioielli, agli oggetti scenici.
Stefano Dominella
Gina Lollobrigida cosa ha rappresentato per l’Alta Moda e per la Maison Gattinoni?
Ha rappresentato l’italianità. È stata la prima bellezza italiana ad avere un successo planetario partito da Hollywood ma è stata anche una ambasciatrice di moda. Dopo la presentazione del film Venere imperiale, portò nel mondo, rendendolo riconoscibile, lo stile impero rappresentato dal famoso abito con il taglio sotto il seno. Nella notte degli Oscar furono in molti a chiederle di questo abito tanto particolare e lei promosse la nascente moda italiana che partiva da Roma ed era destinata a diventare competitor dell’Alta Moda di Parigi. Gina Lollobrigida promuove la nascente moda italiana e tutto il Made in Italy.
Anche il cosiddetto lollò?
Il lollò, un seno meraviglioso racchiuso in un bustino con le famose stecche che stringevano il punto vita che per Gina non era mai abbastanza stretto. Reggiseno, bustino e decolletè prendono il nome proprio da lei, lollò.
E’ stata più diva o antidiva?
È stata diva e antidiva perché in sé legava e promuoveva varie arti. Essere una star internazionale ha indubbiamente giovato alla sua carriera oltre il cinema, nella scultura e nella fotografia. Gina Lollobrigida era un’artista a tutto tondo.
Daniele Luxardo
La foto immagine ufficiale della mostra I Mondi di Gina proviene dall’Archivio Luxardo?
È una foto realizzata da mio padre Carlo Luxardo nel nostro storico studio di Via del Tritone, nel cuore artistico di Roma. Lo scatto è stato realizzato agli inizi degli anni ’60 e richiese una sessione fotografica di qualche ora che occupò un intero pomeriggio e tenne in apprensione mio padre, sempre molto attento a ottenere il miglior risultato possibile.
Ha ricordi diretti di quella foto?
Ero ragazzo ma ricordo bene di aver sbirciato dietro la tenda del teatro di posa, vedevo mio padre sistemare le luci per ottenere lo scatto migliore della diva Gina. Sono molto orgoglioso che questa foto sia stata scelta come immagine ufficiale della mostra che celebra Gina Lollobrigida.
Giovanni Machetti
Cosa rappresenta l’annullo filatelico che Poste Italiane dedica a Gina Lollobrigida?
Con l’annullo filatelico si celebrano gli artisti che sono stati importanti nella storia del Paese. Chi più di Gina Lollobrigida ha rappresentato l’Italia nel mondo attraverso il cinema italiano ma anche come interprete di film esteri distribuiti con successo in Italia.
La cerimonia di annullo filatelico è un momento istituzionale importante
Si perché viene ufficialmente creato un timbro apposito con l’immagine di Gina Lollobrigida, la data della cerimonia, con cui viene annullata una cartolina su cui c’era il francobollo che festeggiava i 75 anni di Cinecittà, che rimarrà in tutti gli uffici postali come timbro utilizzabile da tutti i collezionisti che desidereranno timbrare con il timbro dedicato a Gina Lollobrigida.
L’annullo filatelico prepara all’emissione di un francobollo Gina Lollobrigida?
Un artista di tale importanza che esprime al meglio il Made in Italy, merita di essere ricordata con un francobollo celebrativo.