La storia musicale italiana è ricca di canzoni che raccontando Roma, entrano nel vocabolario emotivo della città e ricordano come Roma sa essere capoccia, fa vivere vacanze romane, crea miracoli di sera e ha un mercato, Porta Portese, che si sveglia ogni domenica mattina. Sono tante le emozioni che si vivono per le strade di Roma e che hanno ispirato molti cantautori, romani veraci o di adozione, anzi de core come Lucio Dalla che a Trastevere scrisse La sera dei miracoli. È bella Roma raccontata in note,la musica sa essere racconto e scoperta di una città che non finisce mai di stupire, 35 quartieri, 22 rioni, zone, anime, vite ricche di sorridente disomogeneità. Garbatella è l’unico quartiere di Roma che nasce con una data certa, 20 febbraio 1920, giorno in cui Re Vittorio Emanuele III depose la prima pietra, tuttora conservata murata in un palazzo con la pergamena che la ricorda, per dare inizio al progetto, già approvato, di un porto fluviale e di un canale navigabile parallelo al Tevere, utile per il trasporto delle merci da Ostia. Né il porto, né il canale furono mai realizzati ma il piccolo agglomerato di casette all’inglese nacque e si sviluppò, con tempi e regole proprie ma con spirito autenticamente romano. Il nome è fantasioso e collegato a origini leggendarie che raccontano storie diverse, il più accreditato sembra essere Garbata ostella, l’ostessa che accoglieva i viaggiatori, da cui si arriva a Garbatella, luogo di antiche locande romane che nasce come borgata popolare, si trasforma in quartiere trendy amato dal cinema e dalle serie tv, dai buongustai, dagli artisti, dai turisti e dai romani perché conserva intatta la sua identità. Il cinema scopre, racconta, celebra il luogo che è un set a cielo aperto, ideale per film internazionali, legati a protagonisti che a Garbatella hanno girato, tra le fontane e il profumo speciale delle piante in fiore, Lucia Bosè, Ettore Scola, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e in anni più recenti, Nanni Moretti, i Cesaroni. Oggi Garbatella è anche una canzone composta da un duo di musicisti sull’emozione di un momento, la scoperta di questo angolo di poesia urbana. Il brano, trasmesso sulla radio italiana a New York, ha riscosso successo tra la comunità italoamericana e a Roma è diventato l’inno del quartiere Garbatella. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero incontra Valentina Ambrosio che con Andrea Orchi forma il duo dei CantOStorie e insieme cantano la Roma di ieri e di oggi.
Quando nascono I CantOStorie?
Il duo musicale nasce dall’incontro di due esperienze diverse, io sono un avvocato, Andrea Orchi un esperto di astrologia, ma entrambi ci siamo trovati nell’amore per la musica che vede la realizzazione, a 4 mani e a 4 orecchie, di brani inediti come Garbatella.
Un brano dedicato a un quartiere di Roma. Come vi ha ispirato Garbatella?
Ogni quartiere di Roma è una sorta di piccolo paese. Garbatella è un quartiere fantastico e magico dove mi sono persa davvero perchè pur essendo romana cresciuta a Roma nord, non lo conoscevo come merita. Facendo una passeggiata, mi sono ritrovata in un quartiere con tante zone verdi, pieno di pareti completamente disegnate con murales, immagini e poesie, storie vere disegnate sui palazzi che raccontano la memoria del quartiere. E’ un luogo fatato pieno di atmosfere antiche, viuzze, scale e scalette, dove abbiamo immaginato di perderci e di essere accolti dai suoi abitanti, in modo particolare dal gestore di un bar che ci invita a sederci e pone fine al nostro disorientamento dicendoci…sedetevi, state tranquilli, state a Garbatella, state un po’ con noi.
E come lo avete raccontato?
Alzo gli occhi, un tizio con la pipa mi sorride e mi fa un cenno con la mano e guarda un cartello, tante sedie proprio fuori quel bar. Sembra quasi casa, è Garbatella.
Con un ritornello irresistibile
Quanto bene mi fa passeggiare per la Garbatella La la la, lalla lalla la…allegro, istintivo, colorato e gioioso come è la Garbatella. È un ritornello semplice che racconta le nostre emozioni di una passeggiata spensierata in un bellissimo quartiere.
La tradizionale accoglienza della Garbatella ha origini antiche?
Si, è sempre stato luogo di locande che accoglievano e ristoravano i viaggiatori. Oggi conserva ancora quest’anima autenticamente romana ed è quello che abbiamo voluto raccontare nel nostro brano, allegro, spensierato, semplice come la Garbatella, la sua gente, la sua cucina, i suoi bar, la sua anima.