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L’Italia in tour mondiale con l’Amerigo Vespucci

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L’incipit di un racconto dedicato all’Amerigo Vespucci, lo storico veliero che da 93 anni è in felice navigazione rappresentando l’Italia nel mondo, potrebbe essere scritto attingendo nella memoria di ogni italiano conquistato dalla nave scuola più bella del mondo. “Ero sul terrazzo della mia casa che si affaccia sul Golfo di Napoli – racconta Giacomo – e all’improvviso ho visto l’Amerigo Vespucci, fiera e maestosa, che procedeva lentamente accompagnata da un corteo di barche a vela e da un tripudio di bandiere tricolori. Sembrava una regina seguita dalla sua corte. Non ricordo il giorno, il mese e l’anno, ma rivivo ancora l’emozione di uno spettacolo commovente e intenso che non si può dimenticare. Giacomo esterna sentimenti che affiorano nella memoria di tanti Italiani soprattutto quando il Vespucci spiega le vele per scrivere una nuova pagina di gloriosa navigazione. Il Veliero è in tour mondiale, avanti tutta con un viaggio iniziato il 1 luglio 2023 che terminerà a gennaio 2025 dopo aver attraversato 5 continenti, visitato 28 Paesi, sostato in 30 porti, doppiato per la prima volta nella sua storia Capo Horn e incontrato le comunità italiane che vivono all’estero. L’Italia affida a una ambasciata galleggiante, il compito di diffondere il Made in Italy, la storia, l’arte, la cultura e i valori di un popolo che abita il mondo.

La storia del Vespucci, la nave più anziana in servizio nella Marina Militare, comincia nel 1930 nel Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, dove su progetto di Francesco Rotundi, un ingegnere di Foggia, si costruisce il veliero destinato a diventare modello di ingegneria nautica e a entrare nell’immaginario collettivo mondiale. La Nave Scuola, varata il 22 febbraio 1931, dal 1962 è accompagnata dalla definizione di nave scuola più bella del mondo, un riconoscimento attribuitole dal comandante della portaerei americana USS Independance che incrociando la rotta della nave nelle acque del Mediterraneo,  le chiese di identificarsi e alla risposta Nave scuola Amerigo Vespucci, la salutò affermando Amerigo Vespucci, you are the most beautiful ship in the world. Sessanta anni dopo, la storia si ripete e un’altra portaerei americana, incrociando ancora il Vespucci, replicherà  il concetto, dicendo You’re still the most beautifull ship in the world.

Storia e notizia sono le due parole chiave per entrare nel mondo dell’Amerigo Vespucci e capire con quale finalità fu costruita, quale missione continua a svolgere e perché ogni suo viaggio fa sempre notizia. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero salpa a bordo della nave scuola con Claudia Conte,  giornalista e scrittrice impegnata nella promozione dell’Italia all’estero, presidente di Federitaly, che ha presentato le cerimonie del Tour Vespucci nelle tappe di Buenos Aires e Los Angeles.

Claudia Conte

Cosa rappresenta l’Amerigo Vespucci per gli Italiani?

Vespucci è la nave scuola più bella del mondo, patrimonio Unesco, ambasciatrice Unicef, ambasciatrice del Made in Italy. Da un anno è impegnata in un tour mondiale, il secondo nella sua storia, per un progetto di diffusione e valorizzazione del Sistema Italia, fortemente voluto dal Ministro della Difesa Guido Crosetto e sostenuto dalla Presidenza del Consiglio, con il coinvolgimento di undici ministeri.

Cosa viaggia nel mondo a bordo del Vespucci?

A fare il giro del mondo non è solo la nave con il suo comandante e uno straordinario equipaggio, 264 uomini e donne che si prendono cura ogni giorno del veliero, ma è l’Italia intera, l’arte, la cultura, l’identità e i valori di un Paese meraviglioso. Al Vespucci in tour si accompagna anche l’allestimento del Villaggio Italia, un’esposizione pluriennale itinerante delle eccellenze del Made in Italy, con cui si racconta il volto più bello dell’Italia, la storia, la cultura ma anche il fare bene italiano, con un focus particolare sulleimprese.

Cultura ed economia italiana in giro per il mondo?

Certamente, il tour è un progetto propulsore dell’economia perché si creano opportunità per le imprese italiane all’estero e si attraggono imprese straniere per investire in Italia.

Il Villaggio Italia accompagnerà tutto il Tour?

Sarà allestito in otto tappe, selezionate dal Governo, per rinsaldare il legame tra l’Italia e gli altri Paesi.

L’inaugurazione del Villaggio Italia a Los Angeles, è stata accompagnata da altri eventi culturali. La finalità è promuovere il Made in Italy come marchio globale?

Nella prima inaugurazione del Villaggio Italia a Los Angeles, c’era l’Italia intera rappresentata da una mostra dedicata al design, realizzata in collaborazione con il MISE e il Premio Compasso d’Oro, dal Ristorante Italia, una bella manifestazione che assume particolare importanza perché insieme all’Amerigo Vespucci, viaggia in giro per il mondo anche la candidatura della cucina italiana a patrimonio Unesco. Mi piace restituire con orgoglio l’immagine di due eccellenze italiane della Difesa che si incontrano, le Frecce Tricolore che sorvolano l’Amerigo Vespucci nella cerimonia di inaugurazione del Villaggio Italia.

Una immagine sottolineata dal concerto omaggio a Ennio Morricone…

Il 6 luglio 2020 l’Italia e il mondo perdevano un genio della musica celebrato in tutto il mondo. In occasione del quarto anniversario della scomparsa e in considerazione del legame speciale che univa Ennio Morricone, due volte Premio Oscar, alla California e all’America, la Fanfara dei Carabinieri  si è esibita con le musiche straordinarie composte dal M° Morricone, un genio italiano che ha regalato note e melodie  all’umanità.

L’Amerigo Vespucci può essere definita una sorta di Ambasciata italiana galleggiante?

Lo è al punto da svolgere un ruolo importante di Naval Diplomacy.

Qual è il compito della nave scuola?

L’attività formativa e addestrativa agli allievi della Marina Militare è la mission principale del Vespucci, a cui si aggiunge la promozione dell’Italia e della Marina Militare all’estero.

Del Vespucci sappiamo che è una nave a vela con motore, lunga 101 metri, con 29 tele di cotone cucite a mano, ma quanto è bella la nave scuola osservata con parametri contemporanei e con lo sguardo di una giovane donna che ha avuto il privilegio di salire a bordo?

L’Amerigo Vespucci è un capolavoro e aver avuto la possibilità di trascorrere del tempo a bordo, ha significato moltissimo per me che da sempre condivido i valori di difesa e solidarietà espressi dalla Marina Militare. Perfino il motto del Vespucci mi rappresenta Non chi comincia ma quel che persevera. Averla presentata in alcune tappe del Tour mondiale, rimarrà una delle esperienze più belle della mia vita. Nave Vespucci è un orgoglio italiano, protagonista di iniziative incredibili. In questo tour mondiale, per la prima volta nella sua storia, ha doppiato Capo Horn, crocevia tra Oceano Atlantico e Pacifico, uno dei passaggi più impegnativi al mondo per la complessità delle condizioni di navigazione e questo ci rende tutti molto fieri.

A bordo del Vespucci come si sta?

A bordo del Vespucci si lavora H24, si deve curare ogni dettaglio per mantenere inalterata bellezza e perfezione. Ci sono sale meravigliose e piene di storia come Sala Consiglio, il salotto di rappresentanza dove da sempre avvengono gli incontri istituzionali più importanti, un vero museo galleggiante. Sono esposte opere d’arte, sono conservati cimeli, ogni cosa racconta, ogni oggetto è un simbolo. L’ultima creazione è una bottiglia con i pensieri per ricordare le emozioni dei marinai che hanno doppiato Capo Horn. Altri luoghi di interesse sono la Galleria del Comandante e la Sala Quadrata dove pranzano gli ufficiali, ma tutto il Veliero è da visitare.

L’ Amerigo Vespucci e comunità italiane all’estero. Lei ha presentato il Tour nelle tappe di Buenos Aires e Los Angeles. Che incontro è stato?

Con l’arrivo del Vespucci, la comunità italiana argentina e gli Italiani in America hanno incontrato l’Italia. A Buenos Aires era presenta la Banda dei Bersaglieri, a Los Angeles le Frecce Tricolori e la Fanfara della Legione Allievi Carabinieri. La presenza delle autorità civili e militari, tra cui il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e il Ministro della Difesa, ha avvolto con un abbraccio tricolore gli Italiani venuti ad accogliere e salutare il loro Vespucci.

Le ambasciate italiane all’estero hanno un ruolo nella promozione del Tour Vespucci?

La collaborazione con le Ambasciate italiane all’estero è fondamentale per coinvolgere le comunità italiane e rinsaldare il rapporto con tutti coloro i quali hanno origini italiane. In Argentina la metà della popolazione è di origine italiana e anche chi tra gli italodiscendenti non ha avuto ancora l’opportunità di visitare l’Italia, avverte una sorta di nostalgia inconscia per la sua terra d’origine. L’ambasciatore Lucentini ha organizzato una bellissima cerimonia al porto di Buenos Aires, di fronte al Museo de la Inmigracion, a cui hanno partecipato tantissimi Italiani, anche i miei parenti che ho invitato personalmente. I fratelli di mia nonna materna sono stati tra gli Italiani che hanno costruito materialmente l’Argentina, dove oggi i loro figli e nipoti continuano a vivere pur mantenendo sempre forte e saldo il legame con l’Italia. L’ambasciata italiana in USA era presente alla cerimonia nel porto di Los Angeles con l’Ambasciatrice  Mariangela Zappia e la Console Generale Raffaella Valentini.

Come si inserisce il Tour Vespucci nell’anno che celebra le Radici Italiane nel mondo?

Il Tour Vespucci promuove il turismo delle radici, la conoscenza e la valorizzazione dei piccoli borghi dai quali molte famiglie italiane sono partite. L’operazione è culturale ma anche economica perché se ogni italiano che vive all’estro tornasse ogni anno a passare le vacanze o parte di esse nel proprio paesino di origine, i borghi, spesso spopolati, tornerebbero a vivere e si attiverebbe un virtuoso circuito produttivo di cui beneficerebbe tutta l’Italia. Ne potrebbero nascere nuove occasioni di investimento anche per capitali esteri, perché in molti potrebbero essere portati a fare investimenti immobiliari o investire in imprese commerciali in un luogo che sentono caro, da dove è partita la storia della loro famiglia. L’Italia è un Paese attrattivo a cui auguriamo buon vento.

Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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