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 JULIA, l’assistente virtuale che sa tutto di Roma

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Tre milioni e mezzo di fondi tratti dal PNRR Progetto Caput Mundi, tre anni di lavoro, la Fondazione Roma & Partners, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale di Roma Capitale, uno sfidante progetto di innovazione digitale e Roma è la prima capitale al mondo ad avere un assistente virtuale. È nata JULIA, una intelligenza artificiale generativa dedicata esclusivamente alla città di Roma. JULIA arriva per migliorare e semplificare il rapporto di cittadini e turisti con la città. Può essere interrogata in ottanta lingue diverse, perfino in tibetano perché Roma sa di essere una città a vocazione planetaria e si attrezza.

Cosa sa fare JULIA? Innanzitutto sa di Roma ed è su Roma che risponde. Non è ancora app ma lo diventerà a breve, è fruibile da tutti in rete all’indirizzo julia.comune.roma.it e ciascuno può scegliere il canale con cui interrogarla, Whatsapp, Telegram, Messenger e web chat. È una chatbot aperta dove tutte le imprese hanno la possibilità di inserirsi per farsi conoscere utilizzando il portale 060608.comune.roma.it. La sua knowledge base è certificata, ogni richiesta avrà solo risposte attendibili, certificate dai dati ufficiali di Roma e da altre fonti validate. JULIA risponde a domande che riguardano mobilità, eventi, cultura e servizi essenziali. Il dato più sorprendente è la capacità, in caso di necessità, di indirizzare l’utente al Pronto Soccorso dell’Ospedale più vicino, informando con esattezza sul numero di pazienti in attesa con relativo codice di gravità, tutto in tempo reale.

JULIA, che nasce dall’IA, è stata concepita per emulare ciò che generalmente accade nella realtà. Si chiede dove mangiare una pizza, in un determinato quartiere, precisando le caratteristiche, che sia cotta al forno a legna, alta alla napoletana o bassa alla romana, una domanda che si farebbe a qualcuno con cui si è in confidenza. JULIA può essere anche questo, quel qualcuno a cui chiedere informazioni e a cui si è disposti a credere. JULIA trasforma la conoscenza e l’esplorazione della città con un metodo intuitivo che parla a tutti. Ma Roma è anche centro di spiritualità mondiale e nell’Anno Santo non potevano mancare le informazioni relative al Giubileo e agli eventi giubilari.

JULIA utilizza la tecnologia ChatGPT, risponde in tempo reale ed è gratuita. Non è un motore di ricerca, è in grado di capire cosa chiede l’utente attraverso un modulo semantico e cerca di soddisfare le richieste, cercando nel suo database costruito con informazioni certificate. Il passaggio successivo è costruire un linguaggio, fornito da ChatGPT e restituire risposte. Le sue funzionalità, già molto avanzate, avranno una release ogni due mesi. JULIA ha una memoria breve, riconosce l’utente solo fino a tre ore dopo l’ultimo accesso. Una certa privacy è rispettata.

JULIA piace (moltissimo) al Sindaco Roberto Gualtieri che ha presentato l’innovazione in modo tutt’altro che istituzionale. E’ salito su un palco della Sala delle Macchine alla Centrale Montemartini e per circa quaranta minuti ha presentato e testato JULIA con grande entusiasmo e una spiccata capacità divulgativa. Il Sindaco ha invitato tutti a testarla per conoscerla e segnalare gli aspetti da rivedere in occasione della prossima release. A tal fine è stata attivata anche una dimensione feedback per raccogliere le indicazioni degli utenti: supporto.julia@comune.roma.it.

Un dato è certo, JULIA traghetta Roma nell’innovazione accessibile a tutti e questo aiuta a far conoscere in modo più consapevole, lo straordinario patrimonio storico e artistico della città. Racconta in sintesi anche la storia dei monumenti, contestualizza storicamente luoghi e cose. È un assistente virtuale dedicata a Roma che faciliterà la conoscenza di una città meravigliosa. E davvero il suo lancio ufficiale non poteva che essere fatto a Centrale Montemartini, tra statue della classicità greca e romana e macchine industriali, sede espositiva dei Musei Capitolini, centrale termoelettrica dismessa e primo esempio di archeologia industriale a Roma. C’è però una perplessità che riguarda il nome, scritto JULIA con evidente riferimento alla gens Julia e pronunciato Giulia. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero lo ha chiesto a Roberto Gualtieri, il sindaco di Roma Capitale, il sindaco più social d’Europa.

Roberto Gualtieri

Sindaco, perché ha presentato JULIA facendo prevalere la vocazione internazionale del nome Giulia, sulla tradizione classica romana che pronuncia Julia esattamente come è scritto?

Si può chiamare sia JULIA che GIULIA, non è obbligatorio chiamarla Giulia. Abbiamo scelto di chiamarla JULIA perché è un nome romano tra i più classici ed effettivamente la pronuncia più corretta sarebbe Julia.

E allora?

Tuttavia siamo certi che tutti la chiameranno GIULIA, per questo abbiamo lasciato ciascuno libero di scegliere come chiamarla

Ma JULIA risponde se la si chiama come?

Lei risponde sempre, anche perché è scritto. Capisce e si autoidentifica sia se la si chiama JULIA che Giulia.

Maria Teresa Rossi
Maria Teresa Rossi
Osservo, scrivo, racconto. Per la Fondazione Osservatorio Roma e per Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all'estero..

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