Roma coltiva una storica vocazione per l’arte nelle sue diverse declinazioni. La musica, operistica e classica, ha con la città una relazione profonda. Uno dei teatri più antichi del mondo, il Teatro dell’Opera, fu fondato a Roma nel 1741. Il Conservatorio di Santa Cecilia, prestigiosa istituzione musicale della città, nasce ufficialmente nel 1880 ma ha radici molto più antiche. Da 33 anni il Concorso Pianistico Internazionale Roma dedicato a giovani pianisti, provenienti da tutto il mondo, ha portato 4.500 talenti a esibirsi nella città eterna. Chi suona il pianoforte, conosce e ama Frydryk Chopin, il genio musicale che ha raccontato in note la sua epoca, il Romanticismo e continua a ispirare generazioni di compositori.
Nel 1987 il M° Marcella Crudeli, pianista e stella del concertismo italiano apprezzata in tutto il mondo, fonda l’Associazione Culturale Fryderyk Chopin che già dall’anno successivo, istituisce un concorso pianistico nazionale destinato in breve tempo a diventare internazionale. Il Concorso Pianistico Internazionale ROMA ha avuto negli anni riconoscimenti prestigiosi, come la Medaglia del Presidente della Repubblica ricevuta in occasione della 25esima edizione, ma anche partner importanti, come la Fondazione Cuomo che sostiene il Premio Chopin da vent’anni. Per assicurare continuità artistica alla manifestazione, è stata istituita l’Orchestra Sinfonica del Concorso Pianistico Internazionale ROMA, costituita da musicisti che si sono formati nei migliori conservatori italiani.
Il direttore dell’Orchestra Sinfonica è il M° Filippo Manci, organista, pianista e direttore d’orchestra, conosciuto e apprezzato anche all’estero per le sue importanti direzioni. Il Chiostro di San Giovanni Battista dei Genovesi, la chiesa di un antico ospedale costruito per volontà di Papa Sisto IV nel cuore di Trastevere, accoglie lo svolgimento del concorso. Il concerto conclusivo dei vincitori della 33esima edizione si è svolto tra le preziosità artistiche e storiche dell’Oratorio del Caravita, gioiello architettonico fatto costruire dal gesuita Piero Caravita nel 1641. Osservatorio Roma il Giornale degli Italiani all’estero ha incontrato il M° Marcella Crudeli e il Direttore Filippo Manci.
Marcella Crudeli
Presidente della Giuria
Il Premio Chopin dedicato ai giovani…
Nel nome di Chopin curiamo questo bellissimo concorso che ha 33 anni di vita e porta avanti il discorso dei giovani di talento che si sono affermati anche in altri importanti concorsi internazionali. È un evento che Roma non aveva tra i concorsi internazionali, siamo quindi molto felici di averlo istituito e reso consuetudine. È bellissimo ascoltare e premiare a Roma, città d’arte e cultura, giovani di grandissimo talento.
Il Concorso Pianistico Internazionale si chiama ROMA. È un omaggio alla città?
È pensato, dedicato e chiamato ROMA perché era giusto che anche Roma avesse un concorso pianistico internazionale, come altre grandi capitali. Bruxelles, Montreal, Varsavia, Ginevra e tante altre città lo avevano, era quindi giusto che anche Roma avesse il suo concorso pianistico internazionale che da 33 anni è una felice realtà.
Cosa significa per i giovani pianisti confrontarsi con la propria e altrui capacità interpretativa?
I giovani talenti che si sono avvicendati nel Concorso da quando questo è stato istituito, 33 anni fa, sono 4.500, provenienti da ottanta Paesi diversi e cinque Continenti. L’edizione 2024 ha visto la partecipazione di 96 pianisti provenienti da 23 nazioni. Partecipare al concorso significa per loro avere un trampolino di lancio, una conferma al loro talento e soprattutto la possibilità di ascoltarsi vicendevolmente. L’aspetto didattico e artistico è molto importante.
Filippo Manci
Direttore, il concerto conclusivo dell’Orchestra Sinfonica che ha accompagnato i vincitori del Concorso, è stato tecnicamente perfetto e particolarmente emozionante. Cosa lo ha reso tale?
L’Oratorio del Caravita è già di per sé un luogo che regala emozione. Qui ha suonato Mozart nel 1770, quando giovane adolescente, entrò nelle attenzioni della corte di Roma. È ancora custodito l’organo con cui si è esibito e sembra quasi che ci siano ancora le sue mani e il suo spirito a proteggerci e a guidarci. Suonare con questi giovani talenti è emozionante perché significa contribuire alla loro crescita e al loro sviluppo musicale ma in realtà siamo anche noi che impariamo dal loro entusiasmo.
Cosa racconta l’edizione che si è conclusa con la premiazione del 16 novembre?
L’edizione appena terminata racconta l’elevatissimo numero di concorrenti partecipanti, provenienti da tutto il mondo. I giovani pianisti hanno dimostrato un talento e una professionalità difficili da trovare in ragazzi così giovani. Il pianista che si è classificato terzo nel Premio Chopin, ha solo 19 anni e un grande futuro davanti a sé. Auguriamo a tutti grandi soddisfazioni!
Chi è il vincitore del Premio Chopin 2024?
Il 1° Premio Chopin è stato assegnato a Artem Kuznetsov, un pianista russo di 34 anni, che da tempo risiede in Texas e soprattutto è già in carriera. La sua esecuzione del Concerto n. 1 in si bemolle min. op. 23 di P. Caykavskij , accompagnato dall’Orchestra Sinfonica, è stato molto interessante.