Il capodanno a Roma incontra l’arte e la cultura, diventa Capodarte e incoraggia a pensare che il 2022 porti una nuova consapevolezza culturale. Il sindaco Roberto Gualtieri aveva anticipato ai lettori di America Oggi che avrebbe fatto di Roma la capitale della cultura e a due mesi dall’insediamento, la nuova amministrazione è riuscita a costruire un capodanno per la capitale all’insegna della cultura diffusa, condivisa, regalata e partecipata. Il programma Roma Capodarte 2022 è l’incontro tra artisti, studiosi, operatori culturali e cittadini, nei luoghi della cultura, eccezionalmente aperti e gratuiti, nel giorno che dà inizio al nuovo anno. Miguel Gotor, studioso di storia e assessore capitolino alla Cultura, presenta le iniziative che animano il Capodarte 2022 concepite con l’idea che Roma dovesse
“cominciare l’anno con un nuovo inizio, per passare dalla fase della resilienza alla rinascita, dalla resistenza alla ricostruzione di tessuti, rapporti e relazioni umane attraverso il contributo concreto del mondo della cultura, fatto di donne, uomini, artisti e lavoratori dello spettacolo.”
Nasce da questa riflessione un modo originale di festeggiare il capodanno romano in 50 luoghi della cultura, musei, biblioteche, cinema e teatri che si aprono gratuitamente al pubblico, coinvolgendo artisti, studiosi, scrittori, poeti, attori, attrici e musicisti che mettono a disposizione il proprio tempo e i propri talenti per testimoniare la necessità di una ineludibile ripartenza della cultura, in una capitale che deve tornare a essere faro di arte e bellezza nel mondo. Le iniziative, diffuse in tutta la città, dal centro alle periferie, offrono occasioni di incontro con musicisti, al Teatro Valle Nicola Piovani, all’Auditorium Parco della Musica Giovanni Allevi, attori, al Teatro Eliseo Luca Barbareschi e Sergio Rubini, registi, alla Casa del Cinema Marco Bellocchio e Giuliano Montaldo, storici dell’arte, ai Musei Capitolini Vittorio Sgarbi, ai Mercati di Traiano l’archeologo Andrea Carandini, al Museo di Roma Claudio Strinati. Tante le iniziative per approfondire temi e conoscere luoghi che appartengono alla cittadinanza, dalla scuola democratica e Costituzione di cui si parla alla Biblioteca Ennio Flaiano, alla Casa Museo di Alberto Moravia riaperta per l’occasione, a uno spettacolo su Pasolini di Ascanio Celestini. Arte, cinema, musica ma anche scienza con il trittico di mostre al Palazzo delle Esposizioni, interventi di divulgatori scientifici e docenti di bioetica, laboratori per bambini per insegnare a “Toccare la bellezza” e proiezioni cinematografiche gratuite dedicate ai più piccoli. Tante le personalità impegnate a parlare di arte e bellezza, negli spazi pubblici aperti a tutti, cinquanta luci che si accendono in tutta Roma per illuminare ambiti culturali diversi e affascinanti. Un evento speciale è previsto per domenica 2 gennaio al Teatro dell’Opera che potrà essere visitato attraverso un percorso guidato nei principali ambienti dello storico teatro, dove nel pomeriggio Eleonora Abbagnato, étoile internazionale e direttrice del Corpo di Ballo del teatro, saluterà il pubblico e il nuovo anno, prima di esibirsi nel balletto Lo Schiaccianoci. Roma Capodarte 2022 si concluderà con l’inaugurazione di una mostra fotografica “Volti al futuro-Con i rifugiati per un nuovo noi” nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola in Campo Marzio. A sostegno dell’iniziativa per una ripartenza della cultura sempre più inclusiva e propositiva, all’appello del sindaco Gualtieri si unisce Carlo Verdone, uno degli attori italiani più amati, considerato il simbolo della romanità contemporanea, che presenta Roma Capodarte come una iniziativa con cui “la nuova amministrazione vuole dare un segno di rinascita, una scossa per voltare pagina in un giorno simbolico, il 1 gennaio…un segnale importante per riavvicinare la gente alla cultura e alle istituzioni culturali cittadine, per far ripartire un mondo che con la cultura è pieno di vita, senza cultura è l’immagine della morte”. Claudia Gerini, socia fondatrice dell’Associazione U.N.I.T.A, unione nazionale interpreti teatro e audiovisivo, costituita durante la pandemia e formata da 1.400 associati, testimonia analogo impegno anche attraverso un documento inviato al sindaco Gualtieri e all’assessore Gotor, con proposte concrete per aiutare e valorizzare la rete dei piccoli teatri che a Roma sono tanti e in sofferenza e per scongiurare “l’annunciata chiusura di molte sale cinematografiche, soprattutto quelle che propongono una programmazione più innovativa e meno omologata”. L’attrice, rispondendo all’appello del sindaco, ha sollecitato la conclusione del progetto di riapertura dello storico Teatro Valle e “una programmazione artistica che dia una precisa identità culturale al teatro, nei suoi spazi più importanti, l’India, l’Argentina e il Valle… con investimenti capillarizzati sul tutto il territorio, perché solo investendo sulla cultura si può contribuire a creare una coscienza sociale”.
Testimonial di Roma Capodarte è Simona Marchini, attrice, regista e direttrice de La Nuova Pesa, centro per l’arte contemporanea, sempre coerentemente presente a Roma per sostenere l’arte in tutte le sue forme. Con la collaborazione di artisti e galleristi, qualche anno fa organizzò la manifestazione “Cieli di Roma”, sostenuta anche da Gigi Proietti e molte personalità del mondo artistico e culturale romano, una iniziativa che rappresentò un
“manifesto di riconoscimento della dignità culturale di Roma, un’ anima che c’è nella città ma che è necessario oggi ritestimoniare, ravvivare e rendere fruibile in senso sentimentalmente stimolante”.
America Oggi e Fondazione Osservatorio Roma incontrano il sindaco Roberto Gualtieri, per capire se la sintesi del messaggio che lancia Capodarte 2022 è l’affermazione di una priorità della cultura intesa come tema di riscatto per Roma.
Sindaco, Roma riparte dalla sua promessa di renderla capitale della cultura?
La cultura è la risorsa più preziosa di Roma, la base per il suo rilancio e la rinascita, ma è anche una delle componenti più profonde della nostra idea sui diritti di cittadinanza, tra i quali il diritto alla cultura per tutti i cittadini. La cultura è la leva sulla quale la città deve appoggiarsi per risorgere da una pandemia che purtroppo condiziona ancora con le sue difficoltà. Roma accoglie il nuovo anno con Capodarte, un progetto di rinascita culturale che vede coinvolti decine e decine di esponenti del mondo della cultura, del teatro, del cinema e della musica che hanno donato il loro tempo e la loro professionalità per condividere il capodanno con i cittadini, le romane, i romani e i turisti, animando i luoghi della cultura nella città. Tanti sono gli spazi interessati, quasi una sessantina, distribuiti su tutto il territorio cittadino, biblioteche comunali, musei civici, teatri, cinema, per l’occasione aperti gratuitamente al pubblico che vi accede per commentare un film, conoscere un museo o per discutere di temi importanti nei vari campi. Personalità del mondo dell’arte e della cultura dedicheranno un’ora del proprio tempo per animare e arricchire un dialogo culturale inteso come tema prioritario di riscatto della città.
Roma Capodarte 2022 preannuncia un impegno di seria attenzione istituzionale al mondo della cultura?
Il mondo della cultura è stato colpito in modo drammatico dalla pandemia, con la chiusura obbligata di musei, cinema, teatri, sale da concerto, scuole di danza e musica e di tutti i centri di formazione e produzione artistica. La nostra amministrazione vuole far rinascere Roma investendo sulla cultura e l’iniziativa Roma Capodarte 2022 nasce da questa consapevolezza e risponde a un appello reciproco che amministrazione e mondo della cultura si sono fatti vicendevolmente su come e cosa fare per ripartire e rinascere. Il primo e il 2 gennaio sono giornate da vivere all’insegna della cultura, in un modo che non solo è bello perché si anima culturalmente e diffusamente l’inizio dell’anno, ma è anche l’avvio di un percorso di dialogo e progettazione comune su come valorizzare e rafforzare la produzione e l’offerta di cultura, con il coinvolgimento di studiosi, personalità, intellettuali, artisti e operatori che animano il mondo della cultura, una delle risorse principali della nostra città e al tempo stesso un mondo che ha subito e subisce pesantemente i colpi della pandemia, che va aiutato e sostenuto.
Cultura e turismo, un binomio virtuoso per una città che appartiene al mondo?
Certamente, Roma è città aperta e universale. Aspettiamo tanti turisti, i cittadini del mondo che a Roma devono sentirsi a casa propria. Vogliamo che Roma sia sempre città aperta, come lo è il 1 gennaio, con i suoi tesori al servizio di tutti e fruibili da tutti. E’ solo l’inizio ma è un buon inizio, in attesa di un anno che comincia ancora sotto il segno della terribile pandemia e che auspichiamo sia l’anno non più della resilienza ma della rinascita.